I lavoratori autonomi, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, possono chiedere all’Istituto di pagare i contributi ridotti al 50%, a condizione che abbiano un’età non inferiore a 65 anni e siano titolari di pensione Inps. La richiesta di riduzione si applica esclusivamente sulla contribuzione pensionistica e non anche sulle altre quote contributive (Inail e maternità).
Per accedere a questa agevolazione contributiva, il titolare di azienda deve presentare apposita domanda all’Inps, sia che l’agevolazione riguardi la propria situazione, sia quella di una o più unità attive coadiuvanti. Sono richiesti i seguenti requisiti: aver compiuto il sessantacinquesimo anno di età ed essere titolari di una qualsiasi pensione diretta, purché erogata dall’Inps, ad esclusione solo delle pensione di reversibilità. Possono, invece, presentare la richiesta i titolari di assegno di invalidità.
In caso di ammissione al beneficio, la relativa agevolazione ha effetto non solo per l’anno in cui èstata presentata la relativa domanda, ma anche per gli anni successivi, salvo revoca che gli interessati hanno la possibilità di presentare in qualsiasi momento.
Il beneficio può essere riconosciuto anche per periodi precedenti la data di presentazione della domanda solo a seguito di formale richiesta, ed a condizione che non si sia già proceduto alla liquidazione di Supplementi di pensione per i periodi per i quali è richiesta la riduzione.
Occorre tuttavia sapere che per coloro che si avvalgono della facoltà di riduzione del contributo previdenziale, l’eventuale supplemento di pensione per i contributi versati dopo il pensionamento con contribuzione ridotta sarà corrispondentemente ridotto della metà.
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