La UO Veterinaria della Regione Lombardia è tornata con una nota a raccomandare che i singoli operatori (veterinari, tecnici, autisti, detentori, ecc) e le filiere pongano particolare attenzione al rispetto delle norme di biosicurezza, con particolare riferimento alle movimentazioni degli automezzi/persone e ingresso nei capannoni e a tutte le misure finalizzate a diminuire il rischio di contatto con l’avifauna selvatica, in particolare negli allevamenti avicoli all'aperto.
In considerazione della situazione epidemiologica attuale, caratterizzata da circolazione virale di virus influenzale H5N1 che ha determinato l’insorgenza di un focolaio LPAI in provincia di Cremona e di un focolaio HPAI in provincia di Treviso e che, in entrambi i casi, sono stati interessati allevamenti multispecie della filiera rurale, allevamenti che, per le modalità di detenzione degli animali, possono più facilmente avere contatti a rischio con l’avifauna selvatica, questa UO, nelle more di eventuali disposizioni nazionali, ritiene opportuno:
-confermare il divieto, in tutto il territorio regionale, di svolgimento di fiere/mostre/mercati avicoli ad eccezione di quelle dedicate ai volatili ornamentali o, previa definizione di specifico protocollo, di eventi locali di interesse storico/culturale
-estendere il monitoraggio degli svezzatori, previsto dal dispositivo del MdS 20885 del 01/09/2022, a tutta la Regione
-ribadire il divieto di allevamento all’aperto nelle zona A e B
-porre particolare attenzione al rispetto e puntale verifica delle misure di biosicurezza da parte della filiera e dei Dipartimenti Veterinari, ciascuno per le rispettive competenze
Nella nota la Regione Lombardia ha inoltre disposto il rafforzamento delle attività di controllo sulle misure di biosicurezza e di prevenzione tra cui obbligo di detenzione al chiuso dei volatili negli allevamenti avicoli all'aperto.