Con un comunicato stampa diffuso lo scorso 25 aprile 2024, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato l’avvenuta emanazione dell’atteso Decreto direttoriale relativo alla compensazione dei crediti d’imposta per gli investimenti Industria 4.0.
Evoluzione normativa
Come noto, l’art. 6, comma 1, D.L. n. 39/2024, c.d. “Decreto Salva Conti”, ha previsto che la fruizione dei crediti d’imposta riconosciuti alle imprese per gli investimenti in beni strumentali nuovi Industria 4.0 di cui all’art. 1, commi da 1057-bis a 1058-ter, Legge n. 178/2020 richieda la presentazione, esclusivamente in modalità telematica, di una comunicazione preventiva contenente:
Tale comunicazione, inoltre, deve essere aggiornata all’atto del completamento degli investimenti, con la rendicontazione finale dell’investimento effettuato.
La comunicazione telematica di completamento degli investimenti è poi richiesta anche per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 29 marzo 2024 (giorno antecedente alla data di entrata in vigore del D.L. n. 39/2024).
Da ultimo, limitatamente agli investimenti in beni strumentali nuovi Industria 4.0 relativi all’annualità 2023, l’art. 6, comma 3, D.L. n. 39/2024, ha introdotto l’obbligo, ai fini dell’utilizzo in compensazione dei crediti maturati e non ancora fruiti, di presentazione di una apposita comunicazione a consuntivo.
L’omessa trasmissione delle nuove comunicazioni preclude l’utilizzo in compensazione, a mezzo Modello F24, dei crediti d’imposta maturati.
In seguito, con una FAQ pubblicata lo scorso 16 aprile 2024 sul proprio sito istituzionale, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che è possibile continuare a utilizzare il codice tributo “6936” per fruire del credito d’imposta maturato in relazione ai beni strumentali nuovi acquistati fino all’anno 2022, ma interconnessi nel 2023 o 2024.
L’Agenzia delle Entrate, in particolare, ha evidenziato che i crediti d’imposta di cui ai commi 1056 e 1057 dell’art. 1, Legge n. 178/2020, si riferiscono agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi Industria 4.0, effettuati rispettivamente:
Ad avviso dell’Agenzia delle Entrate, in entrambi i casi, se l’interconnessione del bene strumentale è avvenuta negli anni 2023 o 2024, è comunque possibile utilizzare il relativo credito in compensazione tramite Modello F24, indicando il codice tributo “6936” e, quale anno di riferimento, l’anno in cui è iniziato l’investimento, a prescindere dall’anno in cui questo si è concluso o dall’anno di interconnessione del bene strumentale. Ad esempio, per un credito maturato per un investimento iniziato nel 2022 e terminato nel 2023, nel Modello F24 dovrà essere indicato “2022” quale anno di riferimento.
Da ultimo, con un comunicato stampa diffuso lo scorso 25 aprile 2024, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato che è stato emanato il Decreto direttoriale con il quale sono stati definiti il contenuto e le modalità di invio dei modelli di comunicazione dei dati e delle informazioni che le imprese sono ora tenute a fornire.
Questa comunicazione a carattere obbligatorio rappresenta un’enorme criticità non essendo ad oggi pervenuti chiarimenti relativi ad alcuni aspetti chiave. Inoltre, la modalità scelta (invio a mezzo pec) non ne consentirà l’immediata acquisizione da parte di Agenzia Entrate che sta procedendo alla sospensione delle compensazioni fatte per attuare i relativi controlli.
Raccomandiamo di comunicare all’ufficio contabile di Comisag tempestivamente eventuali nuovi investimenti 4.0 o il completamento di quelli già effettuati in precedenza per poter effettuare la comunicazione sopra esposta.