È ancora tempo di incentivi “Industria 4.0”, ma occorre prestare attenzione al nuovo sistema di comunicazioni ex ante ed ex post. Nonostante l’avvio, dal 7 agosto 2024, delle prenotazioni per il generoso bonus transizione 5.0 (le istruzioni operative sono giunte con la maxi circolare Mimit del 16 agosto), molte imprese continuano ad indirizzare i propri investimenti sui crediti di imposta disposti dalla legge 178/2020, che sono meno convenienti ma assai più semplici da conseguire.
Per il biennio 2024-2025 sono ancora in vigore i crediti di imposta per gli investimenti con caratteristiche Industria 4.0.
I crediti spettano, a differenza di quelli previsti dal piano Transizione 5.0 da un lato senza necessità di realizzare riduzioni minime nei consumi energetici e dall’altro senza alcun tetto di importo su base nazionale. In presenza dei requisiti, cioè, il credito è certo sin dal momento in cui viene pianificato l’investimento.
Da quest’anno è stato introdotto un sistema di comunicazioni – preventive e consuntive - che deve essere rispettato come condizione per la fruibilità del credito.
Ricordiamo che per gli investimenti che si intendono effettuare a partire dal 30 marzo 2024, occorre inviare (tramite l’apposito portale sul sito del GSE) la comunicazione preventiva in cui si indicano i dati prospettici dell’investimento e del credito di imposta ad esso correlato. La comunicazione va aggiornata, trasmettendo un nuovo, definitivo modello al completamento dell’investimento.
Per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31/12/2023 e dal 01/01/2024 al 29 marzo 2024, serve solo la comunicazione consuntiva, dopo il completamento dell’investimento.
Il completamento dell’investimento dovrebbe coincidere con la data di effettuazione dell’acquisto: consegna o spedizione (o se successivo momento di trasferimento della proprietà) oppure ultimazione per gli investimenti in appalto. Non sono previsti termini tassativi per l’invio. Sicuramente la comunicazione ex post va trasmessa con un certo anticipo rispetto alla prima compensazione del credito (che si effettua, comunque, solo dopo l’entrata in funzione e l’interconnessione dei beni), tenendo conto che le Entrate tengono sospesi gli F24 per 30 giorni in attesa di ottenere dal GSE le informazioni sulla comunicazione del contribuente.