A decorrere dal 30 marzo 2024 è previsto che la fruizione dei crediti d’imposta riconosciuti per gli investimenti in beni strumentali Industria 4.0 richieda la presentazione di un’apposita comunicazione preventiva al Gestore dei Servizi Energetici. L’omessa trasmissione della comunicazione può essere regolarizzata mediante l’istituto della remissione in bonis una procedura specificatamente prevista per queste dimenticanze.
Tale istituto, si ricorda, consente di sanare le omissioni ed i ritardi negli adempimenti formali prodromici alla fruizione dei benefici fiscali, purché ricorrano taluni specifici requisiti.
In relazione alla comunicazione necessaria per la fruizione del credito d’imposta Industria 4.0, è innanzitutto necessario che l’impresa possieda i requisiti sostanziali richiesti dalla norma istitutiva dell’agevolazione, ossia abbia effettivamente sostenuto le spese per l’acquisizione dei beni ammessi al beneficio fiscale.
È poi richiesta la presentazione, esclusivamente in modalità telematica, della comunicazione preventiva omessa entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile (ad esempio, ipotizzando un investimento effettuato nel corrente mese di settembre, la comunicazione deve essere trasmessa entro il prossimo 31 ottobre 2024, termine di presentazione del modello REDDITI 2024).
Entro il medesimo termine è infine richiesto il versamento della sanzione fissa, pari a 250 euro, con il modello F24 ELIDE (nella delega di pagamento deve essere esposto il codice tributo "8114" e, quale anno di riferimento, quello di sostenimento delle spese agevolabili).
In buona sostanza qualora ci si dimenticasse della comunicazione la strada è quella sopra esposta e Comisag vi affiancherà nella risoluzione della problematica.