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SABATINI
20.06.2025
NUOVA SABATINI

Per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese e rafforzare la competitività del sistema produttivo del Paese, la cosiddetta “Nuova Sabatini” prevede l’erogazione di contributi in conto impianti a fronte di finanziamenti destinati alla realizzazione di investimenti in beni strumentali, tecnologie riconducibili a Industria 4.0 e soluzioni green. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha recentemente reso noto che, grazie al rifinanziamento previsto dalla “Legge di Bilancio 2025”, risultano ancora disponibili fondi per un ammontare pari a 1,5 miliardi di euro, destinati a sostenere le imprese che intendono accedere all’agevolazione.

 

Che cos’è?

 

La c.d. “Nuova Sabatini”, prevede la concessione, da parte di banche ed intermediari finanziari aderenti alla convenzione stipulata dal Ministero dello Sviluppo Economico,  di finanziamenti agevolati volti a sostenere investimenti in macchinari, impianti, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali, nonché di un contributo ministeriale, a parziale copertura degli interessi maturati sui finanziamenti.

 

Al beneficio sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, con l’unica eccezione costituita dal settore delle attività finanziarie e assicurative.

 

L’ammontare del contributo in conto impianti, in particolare, è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso di interesse annuo pari al:

  • 2,75%, per gli investimenti in beni strumentali;
  • 3,575%, per gli investimenti in beni Industria 4.0;
  • 3,575%, per i c.d. investimenti green.

 

Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% del suo ammontare, deve avere una durata massima, comprensiva di un periodo di preammortamento non superiore a dodici mesi, di cinque anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento oppure, nel caso di leasing finanziario, dalla data di consegna del bene o, se successiva, dalla data di collaudo.

Il finanziamento agevolato, inoltre, deve avere un valore non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 4 milioni di euro, anche se frazionato in più iniziative di acquisto.

 

Da ultimo, la c.d. “Legge di Bilancio 2025”, ha disposto il rifinanziamento della “Nuova Sabatini”, attribuendo 1,7 miliardi di euro per le annualità 2025 - 2029, così ripartiti:

 

  • 400 milioni di euro per l’anno 2025;
  • 100 milioni di euro per l’anno 2026;
  • 400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.

 

Lo scorso mese di maggio, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha comunicato che sono a disposizione delle imprese ancora quasi 1,5 miliardi di euro di risorse per sostenere gli investimenti delle imprese.

 

Soggetti beneficiari

 

La “Nuova Sabatini” è destinata alle piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda:

 

  • siano regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese o nel Registro delle Imprese di Pesca;
  • siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, senza essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali aventi finalità liquidatorie;
  • non rientrino tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o non depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non siano imprese in difficolta così come individuate dal Regolamento (UE) n. 702/2014 (c.d. Regolamento ABER) per i settori agricolo e forestale e per le zone rurali, dal Regolamento (UE) n. 1388/2014 (c.d. Regolamento FIBER) per il settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura e dal Regolamento (UE) n. 651/2014 (c.d. Regolamento GBER) per i settori non ricompresi nei precedenti.

 

Ai fini della concessione dell’agevolazione, infine, è richiesto che, al momento di presentazione della domanda, le imprese debbano avere la sede legale o almeno una unità locale in Italia.

 

Gli interventi agevolabili

 

Allo stato attuale, l’agevolazione opera in relazione alle seguenti tipologie di investimenti:

 

  • acquisto e acquisizione di beni materiali nuovi di fabbrica e immateriali, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4d, radio frequency identification e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti di cui agli Allegati A e B, Legge n. 232/2016;
  • acquisto e acquisizione di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuove di fabbrica ad uso produttivo e hardware classificabili, nell’attivo dello Stato Patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nonché di software e tecnologie digitali destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, localizzate nel territorio nazionale (c.d. investimenti Industria 4.0);
  • acquisto e acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi (c.d. investimenti green).

 

Modalità e termini di presentazione delle istanze

 

Al fine di richiedere l’erogazione del contributo in conti impianti, occorre presentare un’apposita domanda in bollo (salvo che per le PMI del settore agricolo e della pesca).

 

Modalità di erogazione del contributo in conto impianti

 

Il contributo in conto impianti è erogato in quote annuali, secondo il piano temporale riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento.

L’impresa beneficiaria deve completare l’investimento entro un massimo di dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione. A tale fine deve essere considerata la data dell’ultimo titolo di spesa riferito all’investimento (la data dell’ultimo verbale di consegna dei beni in caso di acquisizione del bene mediante leasing finanziario).

 

Entro 60 giorni dal ricevimento del modello compilato sulla piattaforma, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy procede a erogare il contributo (prima quota o unica soluzione qualora l’importo del finanziamento deliberato non risulti superiore a 200.000 euro).


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