Domande presentabili fino al prossimo 30 dicembre 2023: molti vincoli e pochi fondi
Gli imprenditori agricoli colpiti dalle calamità naturali dell’ultima estate possono presentare la domanda alla Regione Lombardia per l’indennizzo previsto dal d.lgs 102/2004, dal momento che pochi giorni fa il Masaf, ha assegnato ufficialmente il carattere di eccezionalità a tali eventi (si fa riferimento a venti impetuosi e grandine del 3 luglio e dal 19 al 25 luglio).
Sono indennizzabili solo i danni strutturali (a strutture, impianti e scorte) e non quelli alle colture in campo per le quali, si raccomanda, è sempre meglio ricorrere a copertura assicurativa. Le domande si potranno presentare entro il prossimo 30 dicembre, previo il rispetto di tre requisiti (attenzione al terzo che preclude a molte aziende la possibilità di presentare la domanda).
Il primo riguarda i comuni di appartenenza:
Il secondo riguarda invece la segnalazione danni: possono presentare la domanda solo le aziende che a suo tempo l’hanno presentata alla Provincia e/o Comune;
Il terzo prevede l’accessibilità agli indennizzi solo da parte di chi abbia avuto un danno (alle strutture) pari almeno al 30% della media della Plv (Produzione Lorda Vendibile) degli ultimi tre anni (2020, 2021 e 2022). Questo requisito verrà verificato dall’ufficio tecnico della nostra cooperativa (per le aziende che hanno presentato la segnalazione del danno tramite Comisag) per una prima scrematura delle aziende non conformi. Ad esempio: un’azienda con vendita di latte, vitelli, vacche a fine carriera e energia elettrica da impianto fotovoltaico con una produzione lorda vendibile media per il triennio 2020-2021-2022 di € 600.000,00 e un danno di € 50.000,00 non può presentare la domanda in quanto il danno e pari all’8,33% della PLV. Se lo stesso danno è riferita ad un’azienda monocolturista con una plv media di € 100.000,00 la domanda è invece presentabile.
Se i tre requisiti sono rispettati è possibile presentare la domanda alla quale deve essere allegata una relazione tecnico economica redatta e sottoscritta da un tecnico abilitato (geometra, ingegnere, perito agrario, agronomo, agrotecnico,…) con la descrizione e quantificazione del danno (per le strutture sulla base dei costi di riparazione e/o ripristino).
L’indennizzo massimo previsto è pari all’80% del danno accertato. Negli anni passati la percentuale è stata molto inferiore. Se le strutture sono assicurate, all’indennizzo calcolato verrà decurtato quanto erogato dalla compagnia assicurativa. Tutte le domande saranno istruite e verificate dai funzionari degli UTR di riferimento.
Durante la presentazione da parte dei funzionari regionali è stato sottolineato che le risorse disponibili non saranno sicuramente sufficiente per indennizzare totalmente le domande che verranno presentate.
Maggiori informazioni in cooperativa (ufficio tecnico).