Rispetto al testo iniziale, la versione definitiva della legge di Bilancio 2023 approvata nei giorni scorsi esclude nuovamente il settore agricolo dal perimetro di applicazione del contratto di prestazione occasionale disciplinato dall’articolo 54-bis del decreto-legge 50/2017. La novità è data dalla possibilità, da parte delle imprese agricole, di ricorrere a un istituto contrattuale ad hoc, ma solo in via sperimentale per il biennio 2023- 2024, il cui scopo è garantire la continuità produttiva e creare le condizioni per facilitare il reperimento di manodopera per le attività stagionali. La fattispecie, introdotta dall’articolo 1, comma 344 della legge di Bilancio, è quella delle prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato, per attività di durata non superiore a 45 giornate annue per lavoratore.